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Giovedì, 29 Novembre 2018 20:46

Pantelleria e il Paradiso Incontaminato

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Uno degli ultimi paradisi incontaminati del Mediterraneo è l'isola di Pantelleria, a metà strada fra la Sicilia e la Tunisia, sorella delle isole del canale di Sicilia.

La sua fama ha fatto il giro del mondo eppure per conoscerne veramente i pregi bisogna visitarla di persona, non basta sentire descrivere le sue virtù e i suoi pregi. Pantelleria è situata nella cosidetta fascia del sole, dove questo illumina e riscalda per tutto l'anno il territorio che gode così di un clima temperato in qualsiasi stagione, anche perché la sua caratteristica di isola le permette di essere sempre ventilata anche nei periodi più caldi. L'isola misura 83 chilometri quadrati. La temperatura osclilla dai 14°C a febbraio ai 26°C di agosto.

Quest'isola è un sapiente miscuglio di acque cristalline, i cui toni variano dal verde al blu intenso, di clima mite, di cieli quasi perennemente tersi, di un mare pescoso che alle spettacolari burrasche invernali alterna le sonnolente calme estive, e di paesaggi di straordinaria bellezza. L'isola anche se fa parte della provincia di Trapani, dà l'impressione di trovarsi  in Africa. L'isola dista dalla Tunisia, e precisamente da Capo Bon, 45 miglia, e dalla Sicilia (Capo Granitola), 55 miglia.

Di origine vulcanica Pantelleria presenta al visitatore oltre che coste di incredibile bellezza, dei paesaggi suggestivi caratterizzate da basse colline, che non sono altro che antichi crateri, la cima del più alto dei quali,la Montagna Grande di 836 metri, in estate è sovente ricoperta di nubi; ciò conferisce all'isola un aspetto quasi esotico, da isola tropicale.

Alcuni antropologi hanno definito la civiltà pantesca l'ultima dell'Europa, ancora non contaminata dal consumismo. Inoltre l'ospèitalità e la discrezione dei panteschi è la caratteristica che contraddistingue l'isola di Pantelleria ed è per questo che viene scelta ogni anno da moltissimi turisti, in cerca di un luogo distensivo e ricreativo per trascorrere le proprie vacanze.

L'isola è ottimale sia per chia ama l'avventura, sia per chi vuole usufruire in vacanza di ogni comfort. Pantelleria infatti è dotata di alberghi di seconda e terza cagtegoria situati lungo le coste, in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi visitatore. Chi vuole alternare lo splendido mare ad una campagna insolita, potrà facilmente soggiornare nei << Dammusi>> le tipiche abitazioni in pietra con il tetto a volta, muniti di moderni comfort.

L'isola offre anche la possibilità di praticare diversi sports: Pesca subacquea, fotosub, vela, surf, escursioni terrestre e marine, tennis e calcio. Se il mare è ciò che richiama maggiormente il visitatore a Pantelleria non è solo questo però che può rendergli piacevole il soggiorno. Per chi ama l'archeologia, Pantelleria è una miniera di tesori, molti dei quali ancora da scoprire: Tombe, capitelli, oggetti di varie epoche (fenicia, romana e bizantina) si possono trovare disseminati ovunque, ed anche i minerali abbondano e si trovano facilmente; in particolare sono reperibili l'ossidiana, la roccia nera tipica dei luoghi vulcanici; il quarzo nelle sue svariate forme e l'opale.

L'origine della civiltà di Pantelleria si addentra addirittura nel periodo neolitico. Il primo popolo di cui si ritrovano tracce è quello che abitò in località Mursia. Forse proveniva dalla Tunisia e a testimonianza del suo passaggio restano dei sepolcri monumentali chiamati << Sesi>> ed una fortificazione nota come << Muro Alto>>. Nel VII secolo a.C. furono i Fenici a impossessarsi dell'isola chiamandola <<Hirani>> che gli storici hanno tradotto come l'isola degli uccelli. Fu allora che Pantelleria divenne una ricca colonia di cui si possono ancora riscontrare le antiche vestigia nell'Acropoli situata nei pressi della zona di San Marco. Durante le guerre puniche fu contesa fra i Cartaginesi e i romani e conquistata da questi ultimi che la ribattezzarono <<Cossiria>> che significa "La più piccola", rispetto a Malta che è più grande. Dopo i Romani seguirono i Vandali, i Bizantini e quindi gli arabi, che hanno lasciato impronte tangibili nei nomi delle località e nelle caratteristiche cosstruzioni: <<i dammusi>>. Gli arabi la chiamarono <<Ben el Rion>> che significa <<figlia del vento>>. Ultimi ad abitare Pantelleria furono i Normanni che nel 1113 annessero l'isola alla Sicilia.

Letto 865 volte Ultima modifica il Giovedì, 29 Novembre 2018 20:49

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